preparate calcolatrice, carta e penna, inforcate gli occhialetti da lettura, leccate la punta della matita, affilatela bene e iniziamo a fare i conti.
benvenuti nel meraviglioso mondo della assicurazioni auto, dove niente è come sembra, la matematica funziona a senso unico e non riuscirai mai a capire chi calcola cosa e sulla base di quale logica.
iniziamo.
ieri pomeriggio faccio presente al genio di casa e al paffuto assicuratore che i conti non riesco a farli e ho necessità di capire la logica che regge il gioco.
la domanda è semplice: avendo fatto un incidente in auto (auto ferma che si muova da sola e urta altra macchina in sosta) di quanto è aumentata in soldoni la poliza?
apriti cielo.
la sera chiamo il cicciotto e ne ottengo 20 minuti di chiacchiere e giustificazioni che di logica (matematica) non hanno nulla.
lui non lavora più per la stessa compagnia dello scorso anno quindi non ha più accesso al portale, quindi non ha accesso ai miei dati, quindi non ha risposte da darmi. alla mia replica dell’aumento dovuto alle classi a sua volta replica che “tutto è aumentato” intendendo le varie voci, anchè gli faccio notare per la terza o quarta volta (arriveremo a 6 ripetizioni alla fine) che a me non interessa l’aumento della singola voce di spesa ma di sapere l’ammontare delle cifre extra. in soldoni: non importa se “furto e incendio” è passata da 10 a 500 euro, ma è la voce “inculata legalizzata causa classi di merito farlocche” 50 euro, per esempio, ad interessarmi. detto diversamente: non importa la variazione del valore delle voci tra i conti dei due anni, ma quali sono le voci nuove che alla fine vanno a pesare sul totale.
nebbia fitta, non sa. cioè tu esattamente a cosa servi, allota? incassi l’assegno e stringi le mani vendendo cosa? non sa. è ovvio. lo ha pure detto.
perfetto.
quindi è un coglione.
riferisco al genio di casa che il coglione paffuto è un coglione e ne ottengo che “lui (il coglione) poverino ha fatto il meglio e mi ha fatto risparmiare anche 200 euro (su un conto da 1500 che una volta era invece da 700…) e che quindi non è coglione” e, in più, il genio lancia quella che presumo essere l’ennesima balla: “ha contattato altre 5 assicurazioni e questa era la migliore”. e quando le ha contattate se ha rinnovato la polizza in 24 ore, notte compresa? dio solo lo sa, ma il problema è che dio sa perfettamente che è l’ennesima balla.
ricordiamoci che il genio di casa è quello che ha sostenuto che io dovevo pagare 300/400 euro di documentazione per risalire ai costi sostenuti dall’assicurazione per saldare l’effettivo danno alla controparte.
balle, chiacchiere e supposizioni: benvenuti nella matematica dei coglioni che mi circondano.
rientrato a casa dopo telefonata col ciccione e passeggiata calma-nervi, torno ad affrontare la cosa, anche con una nuova riflessione di trovarmi in classe 3 e stordito dalle chiacchiere de IL PELOSO che sosteneva la “classe 0”.
quale è la classe più bassa? genio di casa: la zero. no, la uno. no, la zero. no, la classa più bassa è la uno.
deciditi.
faccio notare che ho tre classi, quindi gli anni da pagare se devo tornare a zero sono tre e non due, quindi il conto aumenta. mi risponde che una classe l’ho persa con l’incidente del tamponamento, alchè lì chiudo la bocca e vado in tilt. quale incidente?
tempo di cambiarmi d’abito e metto a fuoco il tutto: correva l’anno 2018 (30 ottobre) e di ritorno dalla consegna della pizza alla parente ho tamponato un coglione che ha inchiodato in rotonda su strada bagnata. mea culpa ma anche no, alla fine.
ecco, il genio di casa sosteneva che quell’incidente pesava sulle classi, incedente che ovviamente essendo avvenuto 6 anni prima no, non pesa un cazzo. alla fine mi salva internet: la classe più bassa è la 1, non zero. IL PELOSO parla a cazzo e il genio di casa non sa ma parla lo stesso.
andiamo bene.
per farla breve, nell’indifferenza generale, lancio i fogli sul tavolo e dichiaro di rinunciare a capire, dichiarazione seguita dal silenzio di chi, ovviamente, è lieto della cosa: assicurazione pagata un botto ma non importa e zero domande sulla cosa.
invece questa mattina ho preso carta e penna e assicurazione nuova e vecchia e ho fatto i calcoli, scoprendo anche cose interessanti che ora qualcuno mi dovrà chiarire. e questi sono numeri scritti, sono somme e sottrazioni, totali e differenze, non ci sono chiacchiere.
in soldoni (circa): premio da 580 euro, assegno da 720 euro, 140 euro di differenza che non sono segnati da nessuna parte. da dove vengono quei 140 euro? dove sono scritti? perchè proprio 140 e non 100 o 300?
lasciamo perdere per il momento, qualcuno mi chiarirà.
poi il confronto, voce per voce, dei vari costi. e qui si apre un interessante universo, a parte i totali che non riesco a capire come siano stati calcolati (ma qualcuno lo spiegherà) sono proprio le voci stesse ad essere curiosamente aumentati.
la voce più pesante secondo il lardone è la polizza cristalli “che ha avuto un aumento da paura!!!”, concetto ripetuto due volte.
di quanto è aumentata? da 36 a 76 euro. 40 euro! il nulla, praticamente!
curiosamente il lardone non accenna ad altre simpatiche voci che però hanno avuto un aumento a dir poco pauroso: naturali da 118 a 310 (+190 euro!!!) e collisione da 100 a 350 (+250 euro!!!) con massimale passato da 1500 a 5000.
totale 480 euro in più che su conto da 1500 fanno un resto da 1000 euro circa, sottraendo 700 del costo classico danno un totale “extra” di 320 euro. quindi la penale che devo pagare è 320 euro. ma lo è davvero? e il prossimo anno di quanto sarà? la metà? di più? di meno?
non lo so.
non lo sa.
non lo sanno.
oggi chiamerò la nuova compagnia assicurativa e vediamo cosa dicono.
nel frattempo facendo a caso un preventivo online avrei già avuto 500 euro di risparmio.
sento odore di truffa. ma proprio tanto tanfo. tantissimo.