Fino alla nebbia

quindi stasera dopo aver ritirato gli scaffali tagliati sono andato a passeggiare al tramonto sulla pista pedonale che attraversa campi, affiancata dai canali di irrigazione e lì, quasi al buio, mi sono ritrovato a piangere pensando che per quella strada fino al 2018 andavo a camminare con la bella stagione con la parente e il mio cane, entrambi scomparsi a gennaio 2020.

credo di essere tornato una volta su quella strada, anni fa, dopo che loro erano volati in cielo e poi più niente.

c’è stato il mare, il campeggio, l’estate, i centri commerciali, il letto, la tv. ma non più loro, non più lei, non più lui, non più il nostro giretto serale, il caldo estivo, la ricerca di refrigerio.

lui finiva in acqua e noi si camminava e poi lui ci raggiungeva venendosi a sgrullare a due passi da noi, bagnandoci apposta, presumo. lo stronzo.

e ora eccomi nuovamente lì, al buio, da solo, orfano di quelli che sono stati a tutti gli effetti dei grandi pezzi di cuore e che ora, nel buio, immagino camminare due passi dietro a me, fianco a fianco, felici, sereni, senza sofferenza, senza malattia.

sani e forti.

avremmo commentato le nuove chiuse, i lavori al canale, gli alberi tagliati e le coltivazioni, le foglie ammucchiate e la casetta dove i vecchi del paese vanno a giocare a carte. ci sarebbero stati i passaggi sui ponti di legno, le risate per emilio, il cane che il mio fece fuggire a gambe levate, con lei che rideva fino alle lacrime ogni volta se ne accennava. ci sarebbe stato l’albero di cachi, il suo volere un frutto e il mio ritrovarmi lavato per prenderlo.

e ci sarebbe stato da camminare “fino alla nebbia”, la casa in fondo alla via che una estate tra la vegetazione il muro sembrava davvero un banco di nebbia.

ci sarebbe stata la luce che filtrava tra i rami, il verde, il fresco dei canali, il rumore delle foglie e dell’acqua che scorreva.

un piccolo paradiso in terra, visto e rivisto mille volte e mai forse apprezzato davvero fino in fondo.

e ora che tutto non sarà mai più come prima restano i ricordi, tantissimi, semplici, banali, stupidi.

vi voglio bene, sempre ve ne ho voluto e sempre ve ne vorrò.ù

ovunque voi siate spero siate felici, sani, forti e sereni.

un bacio grande.

T’assicuro che è una truffa

epilogo (ma non epilogo) della faccenda “assicurazione auto”.

in cifre, come piace a me.

1.500 euro costo 2024, 720 euro costo 2023, con cambio compagnia ma stesso agente e il genio di casa che ha aumentato le quote di copertura con conseguente aumento del prezzo.

quanto in più? 480 euro in più, certo maggiori coperture, ma sempre 480 euro in più.

1.500 di premio – 480 euro di costi extra = 1.020 euro, cioè quanto avrei potenzialmente dovuto pagare in realtà, senza i fronzoli extra.

ma la classi di merito quanto pesano? nel mio caso da 75 a 120 euro, praticamente quasi niente, tutto sommato (già inclusi del conteggio di cui sopra, presumo? ma non è chiaro, devo chiedere).

poi, punto fondamentale che però spiega tutto il farfugliare dei “non so” del lardoso simpatico agente assicurativo: quali sono i costi nascosti?

si, perchè io pagavo 720 euro e ora al netto degli extra dovrei pagare 1.020 euro, ma ne pago 1.500, quindi:

1.020 potenziali di oggi – 720 reali di ieri = 300 euro di differenza.

e da dove spuntano questi 300 euro?

lo scorso anno di 580 euro di premio ne ho pagati 720 e quindi 140 euro sono finiti in tasca al ciccione per aver semplicemente incassato l’assegno e portato due fogli a casa.

quindi presumo che cambiando compagnia il lardone questa volta abbia incassato 300 euro più o meno, cioè il doppio, o che comunque questa cosa, non scritta da nessuna parte mia pare, vada a percentuale.

sia come sia lo scorso anno ho pagato 140 euro per non so quale servizio e quest’anno sono spariti 300 euro non so dove. o meglio, sospetto dove.

questi nuovi conteggi aprono una luce su certi comportamenti del genio e del ciccione: il primo bugiardo cronico che paga qualunque cifra pur di non avere fastidi, il secondo che mangia a sbaffo sulle spalle del primo (ma poi direttamente sul mio portafoglio!) per un servizio reso che a conti fatti non vale 300 euro.

ed ecco spiegato perchè parla di aumenti senza avere nessuna cifra in mano e vaneggia su polizze variate e altre cose. semplicemente non gli conviene farmi sapere che di quei 780 euro di differenza tra i 720 di premio 2023 e i 1.500 di premio 2024, 480 euro sono di extra firmati da genio di casa, ma poco meno della metà, cioè 300 euro, vanno direttamente in tasca a lui!!!

quindi ora aspetterò il saldo versato dall’ente per coprire il valore del danno all’auto della danneggiata ma qualunque fosse la cifra versata certamente sarà superiore alla cifra che potenzialmente avrei dovuto versare io a risarcimento, quindi in definitiva mi conviene lasciare tutto in mano all’assicurazione perchè un danno che sicuramente non sarà inferiore ai 600 euro (mi aspetto di più!) ho pagato al massimo 122 euro di “panale”.

il problema adesso è chiarire quanto incassa il ciccione e qui basta chiamare la compagnia assicurativa e, polizza alla mano, fare due conti al telefono. se non rispondono alle domande o fanno i vaghi ovviamente vale la mia teoria: costo del servizio (sul nulla): 300 euro!

ora ho segnato in calendario che a novembre 2024 farò fare preventivi online e ad altre compagnie e poi col ciccione sorridente chiuderò i conti definitivamente.

perchè a fare foto ai documenti, portare l’auto in carrozzeria e sollecitare pagamenti e perizie mi posso arrangiare.

e tenermi in tasca 300 euro.

segno tutto.

T’assicuro che non capisco

preparate calcolatrice, carta e penna, inforcate gli occhialetti da lettura, leccate la punta della matita, affilatela bene e iniziamo a fare i conti.

benvenuti nel meraviglioso mondo della assicurazioni auto, dove niente è come sembra, la matematica funziona a senso unico e non riuscirai mai a capire chi calcola cosa e sulla base di quale logica.

iniziamo.

ieri pomeriggio faccio presente al genio di casa e al paffuto assicuratore che i conti non riesco a farli e ho necessità di capire la logica che regge il gioco.

la domanda è semplice: avendo fatto un incidente in auto (auto ferma che si muova da sola e urta altra macchina in sosta) di quanto è aumentata in soldoni la poliza?

apriti cielo.

la sera chiamo il cicciotto e ne ottengo 20 minuti di chiacchiere e giustificazioni che di logica (matematica) non hanno nulla.

lui non lavora più per la stessa compagnia dello scorso anno quindi non ha più accesso al portale, quindi non ha accesso ai miei dati, quindi non ha risposte da darmi. alla mia replica dell’aumento dovuto alle classi a sua volta replica che “tutto è aumentato” intendendo le varie voci, anchè gli faccio notare per la terza o quarta volta (arriveremo a 6 ripetizioni alla fine) che a me non interessa l’aumento della singola voce di spesa ma di sapere l’ammontare delle cifre extra. in soldoni: non importa se “furto e incendio” è passata da 10 a 500 euro, ma è la voce “inculata legalizzata causa classi di merito farlocche” 50 euro, per esempio, ad interessarmi. detto diversamente: non importa la variazione del valore delle voci tra i conti dei due anni, ma quali sono le voci nuove che alla fine vanno a pesare sul totale.

nebbia fitta, non sa. cioè tu esattamente a cosa servi, allota? incassi l’assegno e stringi le mani vendendo cosa? non sa. è ovvio. lo ha pure detto.

perfetto.

quindi è un coglione.

riferisco al genio di casa che il coglione paffuto è un coglione e ne ottengo che “lui (il coglione) poverino ha fatto il meglio e mi ha fatto risparmiare anche 200 euro (su un conto da 1500 che una volta era invece da 700…) e che quindi non è coglione” e, in più, il genio lancia quella che presumo essere l’ennesima balla: “ha contattato altre 5 assicurazioni e questa era la migliore”. e quando le ha contattate se ha rinnovato la polizza in 24 ore, notte compresa? dio solo lo sa, ma il problema è che dio sa perfettamente che è l’ennesima balla.

ricordiamoci che il genio di casa è quello che ha sostenuto che io dovevo pagare 300/400 euro di documentazione per risalire ai costi sostenuti dall’assicurazione per saldare l’effettivo danno alla controparte.

balle, chiacchiere e supposizioni: benvenuti nella matematica dei coglioni che mi circondano.

rientrato a casa dopo telefonata col ciccione e passeggiata calma-nervi, torno ad affrontare la cosa, anche con una nuova riflessione di trovarmi in classe 3 e stordito dalle chiacchiere de IL PELOSO che sosteneva la “classe 0”.

quale è la classe più bassa? genio di casa: la zero. no, la uno. no, la zero. no, la classa più bassa è la uno.

deciditi.

faccio notare che ho tre classi, quindi gli anni da pagare se devo tornare a zero sono tre e non due, quindi il conto aumenta. mi risponde che una classe l’ho persa con l’incidente del tamponamento, alchè lì chiudo la bocca e vado in tilt. quale incidente?

tempo di cambiarmi d’abito e metto a fuoco il tutto: correva l’anno 2018 (30 ottobre) e di ritorno dalla consegna della pizza alla parente ho tamponato un coglione che ha inchiodato in rotonda su strada bagnata. mea culpa ma anche no, alla fine.

ecco, il genio di casa sosteneva che quell’incidente pesava sulle classi, incedente che ovviamente essendo avvenuto 6 anni prima no, non pesa un cazzo. alla fine mi salva internet: la classe più bassa è la 1, non zero. IL PELOSO parla a cazzo e il genio di casa non sa ma parla lo stesso.

andiamo bene.

per farla breve, nell’indifferenza generale, lancio i fogli sul tavolo e dichiaro di rinunciare a capire, dichiarazione seguita dal silenzio di chi, ovviamente, è lieto della cosa: assicurazione pagata un botto ma non importa e zero domande sulla cosa.

invece questa mattina ho preso carta e penna e assicurazione nuova e vecchia e ho fatto i calcoli, scoprendo anche cose interessanti che ora qualcuno mi dovrà chiarire. e questi sono numeri scritti, sono somme e sottrazioni, totali e differenze, non ci sono chiacchiere.

in soldoni (circa): premio da 580 euro, assegno da 720 euro, 140 euro di differenza che non sono segnati da nessuna parte. da dove vengono quei 140 euro? dove sono scritti? perchè proprio 140 e non 100 o 300?

lasciamo perdere per il momento, qualcuno mi chiarirà.

poi il confronto, voce per voce, dei vari costi. e qui si apre un interessante universo, a parte i totali che non riesco a capire come siano stati calcolati (ma qualcuno lo spiegherà) sono proprio le voci stesse ad essere curiosamente aumentati.

la voce più pesante secondo il lardone è la polizza cristalli “che ha avuto un aumento da paura!!!”, concetto ripetuto due volte.

di quanto è aumentata? da 36 a 76 euro. 40 euro! il nulla, praticamente!

curiosamente il lardone non accenna ad altre simpatiche voci che però hanno avuto un aumento a dir poco pauroso: naturali da 118 a 310 (+190 euro!!!) e collisione da 100 a 350 (+250 euro!!!) con massimale passato da 1500 a 5000.

totale 480 euro in più che su conto da 1500 fanno un resto da 1000 euro circa, sottraendo 700 del costo classico danno un totale “extra” di 320 euro. quindi la penale che devo pagare è 320 euro. ma lo è davvero? e il prossimo anno di quanto sarà? la metà? di più? di meno?

non lo so.

non lo sa.

non lo sanno.

oggi chiamerò la nuova compagnia assicurativa e vediamo cosa dicono.

nel frattempo facendo a caso un preventivo online avrei già avuto 500 euro di risparmio.

sento odore di truffa. ma proprio tanto tanfo. tantissimo.

T’assicuro che m’incazzo

capitolo “assicurazione auto”, sottotitolo “classe di merito dal costo illegale”.

il soldoni ho pagato il doppio quest’anno e non so quanto pacherà il prossimo. la metà? di più? di meno? in 10%? il 75%? non lo so.

obiettivo: capire quanto vale il danno e se mi conviene liquidarlo di tasca mia o se mi conviene passare per l’assicurazione.

questa mattina ho inoltrato la richiesta per sapere a quando ammonta il danno fatto (step 1) e adesso devo capire a quanto ammonta la penale con l’assicurazione, dicasi “classe di merito” che a quanto pare è stata calcolata in base a qualcosa che nessuno sa o nessuno vuole dirmi.

“paga e basta” è il motto di qualche testa di cazzo, a quanto pare, motto che io, anche solo per principio, vorrei spaccare in quattro.

quindi ho contattato l’assicuratore, l’omino che da decenni viene a far baldoria e risatine portandosi via ricchi assegni (plurale!) per poi cadere dalle nuvole su tutto quando ci sono i rinnovi da fare (tanto che vorrei capire quanto guadagna questo al mese e quale sarebbe l’utilità del suo lavoro) e gli ho chiesto di farmi sapere quanto costa questo giochino di classi e soldini.

“si informa”. ok.

qualche ora dopo “non lo sa” perchè “le variabili sono tante”.

e quali sono?

“stasera mi chiama”.

ora, [bestemmia] io vorrei capire perchè questa sera mi deve chiamare quando a me interessa la cifra. io voglio numeri, lui vuole darmi parole. perchè?

tra l’altro questa cosa fa decadere l’intera operazione di calcolo della convenienza, perchè se non so quanto costa la quota non posso paragonarla al danno.

è possibile avere a che fare sempre e solo con enormi teste di cazzo?

Coutdown?

198 giorni di chiusura, 119 giorni già passati, 79 giorni davanti. siamo al 60% spaccato e poi si riparte, poco dopo la metà di aprile con già in programma il primo weekend di sole e mare (20-21 aprile) e un secondo weekend molto lungo (dal 23 -sera- al 28 aprile).

ci sarà il solito capo bagnino dello scorso anno -grazie a dio!- e, presumo, nuovi bagnini.

il primo weekend sarò a piedi e pendolare mentre nel secondo avrò camper e quindi bicicletta per girare su e giù il tranquillità ed essere più comodo con spostamenti e giretti vari.

un sogno.

manca poco!