L’annuale merda

l’annuale lavoro di merda è entrato nella fase viva e cioè ai lavori di chiusura lavori che però coincidono con la parte più rognosa e delicata perchè bisogna portare avanti il tutto in tre lingue cercando di tenere tutto allineato.

ogni anno la solita solfa, tra ritardi e cambi di idea, correzioni, togli, metti, cambia, tutto last minute.

quest’anno -come negli ultimi- la cosa è filata abbastanza liscia visto che quest’anno tutti sono super sereni e nessuno rompe i coglioni e nelle ultime due edizioni IL POPPANTE se n’era talmente lavato le mani che se fosse rimasto anche quest’anno non mi avrebbe sorpreso se non si fosse fatto proprio nulla.

tanto per dire il grande impegno che lo stronzo richiedeva e il puntiglio che tutti si agitavano a spingere, innervosendo il sottoscritto in primis. sottoscritto che a suon di alzate di spalle e sorrisi e battutine ha smorzato e smussato nel corso degli anni, al grido di “se non si interessa alla questione chi per primo è colui che ne ha urgenza e bisogno, figurati quanto può interessare a me”.

scandalo, ovviamente, ma poi piano piano l’idea (mia) è entrata nelle zucche e tutti da qualche anno stanno lavoricchiando senza troppo stress.

alle volte fregarsene è il miglior punto di partenza.

e il mio fegato ringrazia.

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