Ansia in regalo

IL MIGLIORE AMICO.

non ci sentiamo da mesi, mi chiama due giorni dopo il compleanno (gli auguri via messaggio sono arrivati puntuali come sempre) per farli a voce e passiamo 40 minuti a parlare di roba brutta.

il padre di un suo amico ha avuto un infarto giusto il giorno prima. lascia una moglie mezza disabile e un figlio depresso che a 50 anni non ha la patente. l’altro figlio (l’amico) da un anno convive con una tipa a km di distanza quindi adesso si trova nella merda con la madre da accudire e un mezzo disabile mentale in casa che presumo non sappia fare niente.

poi.

la sua ragazza mesi fa ha fatto una visita ai nei, uno è risultato brutto, analisi, leggero melanoma, tolto, analisi, tutto ok, ma va controllato.

ora al controllo salta fuori altro quindi va in ospedale e il medico -pubblico, a suo dire geloso del medico privato della prima visita- richiede di poter vedere i campioni e di rifare tutto da zero. quindi chiama la clinica in culo al mondo (privata) e fatti mandare i campioni direttamente in ospedale, poi ancora analisi e adesso si attende l’esito.

intanto, ovviamente, ansia.

poi.

vuole cambiare lavoro, ne ha trovato uno molto interessante ma è teso perchè non sa come comunicare al quasi ex datore di lavoro di voler andar via sapendo di lasciare così nella merda tutti quanti.

alla fine, gli dico, è lavoro: devi essere puttana e andare dove pagano meglio o in generale la cosa sembra migliore.

se il fatturato vola alle stelle di certo il boss non sgancia un cent, mentre se le cose vanno male le perdite vengono puntualmente divise.

quindi a che pro farsi scrupoli? ripeto: è lavoro.

40 minuti di ansia.

tanti auguri a me.

Tanti auguri

festa di compleanno: una torta a casa.

regali: contanti in una busta bianca con cartoncino dei cioccolatini riciclato per scrivere la solita frase di rito e la solita stronzata sull’argomento della sua fissa del momento e un fottuto buono amazon da parte de LA PRINCIPESSA.

e io su amazon non compro mai nulla.

quando la smetteranno di regalarmi questi fottuti buoni-truffa che ti legano a un sito o a un negozio e dove mai una volta nella vita sono riuscito a prendere qualcosa di bello?

cazzo.

Di fine ottobre

ikea e poi mare, a piedi in centro, un breve giro rispetto a quello che ero abituato, poi in bici fino alla città vicina (30 km andata e ritorno) per vedere il bar di BAMBA, aperto e deserto in una città deserta e disabitata. chissà che fatturati…

poi ritorno via spiaggia con la bici perennemente piantata sulla sabbia, quindi supermercato, appartamento, auto, vecchia spiaggia, ciabatte, vento, sole al tramonto e foto immancabili.

una giornata perfetta, con la mente vuota, da solo ma come fossi tra la gente, inviando foto ai bagnini con EMI unico ad avermi cagato un minimo ed ELISA, febbricitante, che mi chiama per fare due chiacchiere, l’unica che si è degnata di farlo da fine agosto, quando tutti sono andati via dal campeggio.

una perfetta fine di ottobre.

Sempre all’ultimo

lenzuola nere trovate (5), luci led in rotolo trovate (3), poi le mollette da bucato per appendere le lenzuola e il filo, più altre mollettone in metallo dalla presa più solida.

poi ci sono gli amici di MARITO: il comitato di quartiere non s’è più fatto vivo (e le pareti di cartone?) mentre gli amici del supermercato hanno portato fuori un pacco di fogli di cartone buoni solo per il caminetto. troppo piccoli.

ora MARITO vuole incollare tutto con la colla a caldo per ottenere una parete e io a questo punto getto la spugna: quando cazzo incolla la roba? deve fare questo, deve fare quello, deve incollare, deve andare, deve chiamare.

siamo a sabato e non ha preparato nulla, domani è domenica ed è impegnato sicuro, mentre lunedì ha altro da fare. martedì è a casa ma al mattino deve iniziare a chiudere le vetrate col cartone per non far passare la luce e al pomeriggio arriverò io con 3 scatoloni di decori da posizionare.

quando facciamo quello che manca?

mancano i pali per le tende: come le appendiamo? “usiamo le panchine, le mettiamo in piedi e via”. si… e… funziona? non si sa, lo sapremo 5 minuti prima dell’inizio della festa.

da un cinese ho trovato pali lunghi 2 metri ma voleva 6 euro l’uno e ne servono almeno 4… direi anche no! l’altro cinese, altro modello di palo, da giardino, ne voleva 2,40 di euro ma ho lasciato perdere perchè comunque di spendere soldi per dei pali che se qualcuno si impegnasse salterebbero fuori gratis anche no.

quindi adesso ho cinque tende e nessun supporto e tre led da collegare senza sapere se ci saranno prese quanto basta.

e le tombe che avevo stampato quasi 12 (DODICI!) mesi fa? le ha perse, non le trova, non sa. ha avuto i figli a casa mesi in estate e nessuno li ha messi a ritagliare decori.

quindi ora ho le tende senza supporto, i led che non so dove si potranno attaccare e delle tombe stampare di fresco che non so se avranno delle basi per essere sostenute.

tutto questo dopo un anno di attesa per un festa che durerà si e no due ore.

tutto ok?