Delle vite rovinate

“ho voglia di guidare”, questa è stata l’ultima cosa che ha detto, almeno secondo quello che ho capito dal racconto di suo fratello.

poi è volato con l’auto, 4-5 metri in alto, non ho capito bene, non ascoltavo, non capivo, ero come in trance. lo hanno trovato con i piedi fuori dal finestrino, portafoglio e cellulare a metri di distanza dalla macchina, in mezzo a un campo.

15 minuti sono arrivati i soccorsi, botte ovunque e la schiena schiacciata o roba simile. le gambe sono andate, stanno tentando di salvare le braccia. questa è la situazione per quello che mi è stato detto, forse la verità, forse alla buona per spiegare la situazione per come è stata valutata sul momento.

ora lui è in coma farmacologico in ospedale che ovviamente per covid e distanza è difficilmente raggiungibile, anche se io a vedere come sta ci andrei anche subito.

bagnino 2019, una bella estate fatta di donuts e brioches, poi ha cambiato campeggio e sono andato a trovarlo anche lì, a fine stagione, 5 secondi di orologio perchè praticamente è scappato quasi senza salutare per andare a un impegno con amici/colleghi.

poi l’inverno in acqua a fare kite, lui, a scattare foto e video, io. che poi sistemato e gli giravo online e lui pubblicava sui suoi social. a lui piaceva apparire a me scattare. combinazione perfetta.

a inizio stagione è tornato bagnino in culo alla città, spiaggia deserta e io lo andavo a trovare complice il campeggio che ha aperto tardi anche quest’anno e, per non perdere la stagione, se non altro passeggiavo e chiacchieravo con lui in mezzo al deserto.

poi il campeggio ha riaperto e non ci siamo più visti. a luglio si è licenziato per andare a lavorare in fabbrica, non spiegando poi neanche mai bene dove, come, cosa. mistero.
un mese dopo a causa del covid con sua relativa quarantena è stato licenziato. un mese di lavoro e già nuovamente a spasso, ma vai a capire perchè poi, dato che di bugie e storielle ne raccontava a pioggia.

ma gli voglio bene ugualmente, perchè è un ragazzo di cuore e poco importa se racconta in giro di soldi che non possiede o stipendi faraonici inesistenti o di investire in fondi speciali o altre cose. l’ho conosciuto che voleva vendermi una casa in riva al mare in australia che a suo dire aveva costruito lui con suo zio.

storie. fantasie. ma a me andava bene anche sentirlo, bastava fare una chiacchierata.

e ora a saperlo paralizzato o peggio ancora, mi si chiude la gola, proprio lui che ama le feste, ballare, il mare, il kite, il surf, la pesca, andare in skate.

21 anni e ora la vita probabilmente rovinata per sempre.

a lui che è comunque un bel ragazzo, magro, con un bel fisico, bei capelli, che ha successo con le ragazzine e mille interessi, che si è sempre goduto la sua età e che ha ancora tutta una vita davanti ancora da vivere.

e ora? e adesso?

penso a lui nel letto, col tubo in bocca, l’ossigeno e tutto il resto, con i medici che non sanno fare miracoli, le gambe che forse non funzioneranno più e forse anche il resto o magari comunque non del tutto come prima.

intrappolato in un corpo che prima usava per divertirsi e adesso è la sua prigione, tanto o poco che sarà.

ma cosa posso dire? cosa posso fare?

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