Ancora cinquanta

50 giorni esatti alla riapertura del campeggio e venerdì sarà il primo marzo così anche febbraio sarà archiviato ed entreremo nell’ultimo mese totalmente senza campeggio, poi fine aprile, i cancelli torneranno ad aprirsi e la routine estiva mi accompagnerà fino a fine settembre, con tutti i weekend impegnati e nessuna necessità di pensare a cosa fare e dove andare. e con chi.

torna il capo bagnino dello scorso anno e torneranno -pare- anche alcuni bagnini (angeli esclusi ma poco male) quel tanto che basta per assicurarmi l’estate 2024 e i contatti per l’estate 2025, facilitando il cambio della guardia. conosco oggi per farmi presentare chi poi potrò conoscere domani e avanti così, all’infinito.

L’AMICO DEL CAMPEGGIO è già in aria di non essere presente prima delle ferie ufficiali, già ho capito l’andazzo: è sempre impegnato e quando è libero preferisce andare al lago a surfare. poi però non blaterare di mare e campeggio e serate se poi non ci vieni mai. e non parlare degli altri che non fanno niente durante il giorno se poi tu vai a fare il pisolino dopo pranzo.

tant’è.

arriverà l’estate e sarà nuova di zecca, in un modo o nell’altro.

La facilità dei social

come ho sempre supposto SEBA è tornato su instagram, proprio lui che “basta social” ma non mi ha mai spigato il perchè (uno dei tanti sui assurdi misteri del cazzo, come la depressione ma non depressione dello scorso inverno).

già sapevo sarebbe tornato online ancora prima si lasciasse di botto con la fidanzata (anna), ritorno online ovviamente accelerato dall’esserci di colpo ritrovato single e felice e, di conseguenza, frequentatore di locali e discoteche dove tutte le pollastrelle alla fine ti chiedono il profilo.

taak! si torna online!

senza foto, ma tanto non servono: è palesemente una chat senza dover dare in giro il proprio numero di telefono e con la facilità di vedere bene le foto di chi ti scrive con la possibilità non da poco di bloccare tutti con un click.

non lo sento da mesi e ora ho chiesto l’amicizia su instragam.

ma tanto non cambia niente.

il passato è passato.

Maltempo

piove, diluvia, da ieri sera, stanotte, stamattina e durerà per tutto il giorno. la pioggia mancava da parecchio, era necessaria. il resto della settimana sarà instabile e pare che anche il weekend non sarà bello e quindi niente mare.

dovrò inventarmi qualcosa.

Un weekend dopo l’altro

altro weekend da solo, altro weekend volato.

sabato approfittando della sveglia anzitempo sono andato al mare, ho recuperato le uova di pasqua che volevo con relative soprese da collezione, sono passato per il laghetto (il solito pane non andava molto bene, la fauna era poco e già sazia evidentemente) e ho camminato dalla spiaggia al centro residenziale e ritorno per poi fare il solito giro fino all’ingresso, allungando il ritorno passando per il centro residenziale e uscendo nuovamente in spiaggia, fino all’auto.

pizza al locale sotto casa e giro in centro con tappa alla chiesa principale (l’altra è chiusa per lavori). e 30 km in totale a piedi. non male.

domenica mattina a casa sul divano e poi solito giro da ikea a prendere cose per LA GUFA e la sua vicina, poi tappa al cimitero, quindi a casa a provare a chiamare IL PELOSO, SOPRAMMOBILE ed EX COLLEGA: nessuno risponde, nessuno richiama.

altro weekend archiviato. ancora altri 8 e poi il mare metterà in soffitta telefonate a vuoto, centri commerciali e pomeriggi da ikea.

quasi fatto.

Il moro

“vado dal moro”, “è dal moro”, “questa mattina è passato dal moro”.

“il moro”, storico amico del vedovo è morto venerdì. non respirava bene, ricovero e poi è andato. 90 anni. una bella età.

e adesso me li immagino lassù a parlare e riabbracciarsi, con il vedovo che si illumina e alza la voce per un sonoro verso di saluto e strizzando gli occhi per far spazio al sorriso.

è bello credere che sia così, almeno.