Le mani

e poi passeggi al centro commerciali e vedi due mani intrecciarsi, occhi che si fissano, evidentemente nulla esiste a parte loro.

e poi pensi alla tua vita e ti domandi esattamente cosa è andato male, dove hai sbagliato, perchè per gli altri tutto è in discesa e per te è tutta una parete di roccia da scalare a piedi nudi e senza alcuna attrezzatura.

e poi ti sale quella bollicina di malinconia, quella bollicina che è lì da tutta una vita, quella che ti ribalta lo stomaco quando ti trovi davanti a mani che stringono mani e ti domandi, per l’ennesima volta, dove mai può essere quella persona speciale che ti ha uscire di testa e volare senza alzarti da terra.

e passo oltre.

Di chi ben comincia

capodanno a casa da solo, casa deserta.

doccia alle 23.00, poi riordino dell’armadio, cernita della bigiotteria, prova di collane nuove, sciarpe e berretti.

alle 23.59 sono uscito in giardino per 5 minuti a vedere i fuochi dei vicini di casa e alle 00.40 circa ho spento tutto e sono andato a dormire.

oggi vorrei andare al mare, saltare la recinzione e invece la nebbia, umidissima, avvolte qualunque cosa.

quindi a casa anche oggi.

buon anno a tutti.

Dei brindisi finali

ore 21.47. a casa, da solo.

poco fa ho consegnato pollo e patatine a LA FATTRICE dato che la carta prepagata era scarica e quindi non poteva pagare online. e quindi niente consegna e quindi ha pensato di chiedere a me un favore, favore che invece pensavo fosse un invito last minute. invece no, solo un favore.

scopro per caso chiamando SIMO (amico de L’AMICO DEL CAMPEGGIO) che il loro capodanno è saltato e che “la serata organizzata con la gente del campeggio non è andata a buon fine”. pure io faccio parte della “gente del campeggio” ma a me nessuno mai mi ha invitato.

in compenso IL TRASCINATORE ha invitato IL PELOSO il qualche ha rifiutato per partecipare alla serata a casa della sorella, chiudendo così l’anno all’insegna del “gruppo no vax” fino alla fine.

allora stasera, seduto sul pavimento circondato da bigiotteria da sistemare, mi sono chiesto: io credo di essere un ottimo amico, presente, interessato, attivo, che si preoccupa, che si informa, che ti aiuta quando può. e mi sono reso conto che tutto questo non serve a nulla. sono da solo e nessuno ha pensato neanche di farmi una telefonata, un “come va?” durante l’intero anno, fatta eccezione per rarissimi casi. rarissimi.

ho sempre pensato che un giorno sarebbe arrivata nella mia vita una persona importante per me, una persona, LA persona e invece niente, sono ancora qua, da solo, a passare il capodanno al computer, senza inviti, senza programmi, circondato da tonnellate di abiti, cappotti, scarpe, accessori, tutto comprato e dimenticato, mai usato, perchè le occasioni per sentimi bene e aver voglia di fare bella figura semplicemente non esistono.

perchè ho il merito di tutto questo?

IL TONTI sono a casa loro a chiedermi (lui) se oggi sono stato da ikea. e si, ci sono stato, senza di voi, perchè siete una palla al piede di rara pesantezza.

tra poco farò una doccia rilassante e andrò a guardare la tv, senza badare alla mezzanotte, che tanto, ad esser soli, l’ora conta davvero poco.

buon anno, dunque, un nuovo anno che arriverà e porterà altri peggioramenti, altro sconforto, altre prepotenze, altre frustrazioni.

a volte mi chiedo…

forse farei meglio a smetterla di farmi domande. forse fai meglio a smetterla proprio, di fare qualunque cosa. forse anche di vivere.

At last

ultimo giorno dell’anno, domani e, oggi, giornata di mare, l’ultima dell’anno, l’ennesima dell’anno. perchè alternativa non c’è.

e salta il capodanno a casa de LA FATTRICE, ancora in aria di covid anche se tutti apparentemente guariti. e salta anche il capodanno a casa con la truppa perchè andranno tutti a casa dei parenti de L’IMPIEGATO e quindi io, da solo a casa, a chiudere il perfetta solitudine l’anno che volge al termine.

quintali di abiti lasciati marcire nell’armadio, centinaia di euro spesi per apparire bene agli occhi di gente su cui ho investito per anni tempo, soldi ed energie e che adesso, da anni, non sento più.

è saltato tutto, quest’anno così come lo scorso anno, ma poco importa, alla fine, se le cose sono messe in un certo modo non posso fare altro che soccombere o accettare di buon grado e, se tanto mi da tanto, meglio mandare giù questo ennesimo rospo e passare al giro successivo, sperando per la milionesima volta che sia migliore.

il 2021 è iniziato da solo, è continuato da solo e finirà da solo.

ma va bene così, no?

va bene così.

Chi non muore

ci siamo sentiti al telefono credo prima dell’estate. da allora il nulla più totale che non fossero messaggi di auguri per compleanni e feste comandate.

questa sera è tornato a farsi vivo IL MIGLIORE AMICO, con 30 minuti di telefonata su vaccini, virus e commenti di attualità.

ovviamente di uscire a bere qualcosa non se ne parla o almeno non ne ha parlato.

va bene così.

tanto ormai sono la migliore compagnia di me stesso.