Salato

e poi ti trovi sul molo, il lungo molo protagonista di tante serate estive, tra musica, balli, risate, cazzate, gente ubriaca e grida disumane.

e ti ritrovi col sole al tramonto, con colori freddi, il blu, il rosso, nel mezzo del deserto, da solo, mettendo una canzone, una sola, ascoltata una sola volta questa estate. ci stava tutta.

e poi ti trovi con un nodo alla gola a dire tutto, a dire tutto al nulla, lì, nel silenzio neanche rotto dal rumore delle onde, inesistenti, nel mare piatto e immobile come raramente ho visto.

“bisogna cogliere l’attimo” mi ripeto, sempre e comunque.

perchè nella tomba non portiamo nient’altro che noi stessi.

Mille e non più mille

altro giorno, altra email, altra offerta.

1.000 dollari, offerta iniziale alla quale è seguito il mio silenzio, dato che in ogni caso non ho intenzione di vendere il dominio. a meno, naturalmente, di cifre di una certa rilevanza.

2.000 dollari messi sul piatto pochi giorni dopo, prezzo raddoppiato senza muovere un dito, senza il minimo accenno di interesse.

silenzio.

poco fa una nuova offerta: 3.000 dollari.

il tipo che vuole il dominio lo conosco, nel senso che so di quale sito si tratta. ha un .be e vuole il mio .eu per vendere caramelle energizzanti o roba del genere. il suo portalino è aperto da poco e settimane fa ha chiesto direttamente a me il prezzo (senza avere risposta) per poi sparire dai radar. subito dopo è comparsa l’agenzia di intermediazione con le tre offerte di cui sopra. quindi se 1+1 fa 2, conosco perfettamente di chi si tratta.

per rendere appetitosa la cosa sono entrato nel sito dell’intermediario e ho cercato la valutazione online del mio dominio, ottenendo un misero “inferiore a 100 dollari”.

poi è sotto i 100 dollari anche il dominio della mia città, quindi immagino sia una valutazione fatta su basi puramente matematiche che calcolano non l’effettivo valore della parola registrata ma quante volte in qualche modo questa viene richiamata in giro per la rete.

un conto della serva, insomma.

aspettiamo la prossima offerta, che presumo arriverà a metà della settimana prossima e sarà di 4.000 dollari.

ancora troppo poco!

L’importanza del capo

lo stronzo sarà assente anche domani, terzo giorno di assenza dopo lunedì e martedì e la mezza giornata dal medico di mercoledì. il resto del tempo lo ha passato ridendo e chiacchierando, mani in tasca, con chiunque gli capitasse a tiro, ricordandosi di quando in quando di qualche lavoretto prontamente sbolognato al pivellino che “deve imparare a fare il capo quando lui non sarà più con noi”.

il preavviso più felice della storia: cazzo in mano per 10 anni e gli ultimi 60 giorni sono praticamente un paradiso in terra.

ci sono persone a cui certe cose vanno sempre, solo e perennemente, inspiegabilmente bene.

vabbè.

Di calcoli e cani

30 minuti al telefono ieri sera con SPALLE, bagnino estate 2019, altrove nel 2020, tetraplegico dal 2021 a causa di un brutto incidente.

nonostante le giornate ovviamente vuote il tempo (suo) di chiamare non c’è mai quindi chiamo io.

l’operazione alla mano è ancora da fissare e nel frattempo deve subire un piccolo intervento per un grosso calcolo che è risultato fermo in vescica.

nel mentre il maremmano di casa lo ha aggredito al volto e al collo e il risultato sono stati più di 30 punti e l’ovvia conseguenza che il cane ora dovrà sparire da casa. auguri a trovare padrone a cane che pesa un quintale e dal carattere non facile. avesse aggredito me, già sfigato ad essere costretto a letto o in carrozzina, sarebbe già stato fatto sopprimere da qualche compiacente veterinario.

ad ogni modo a sentire l’umore con il quale affronta tutto questo c’è davvero da fermarsi a riflettere su quanto, sempre, io mi lamenti della mia vita e di tutte le banali cazzate che la caratterizzino.

lo ammiro moltissimo.