Centonovantasette

martedì, webcam, mare.

la piscina è deserta, l’acqua è ancora blu, le sdraio sono impilate nell’angolo dei bagni e gli ombrelloni sono spariti. un furgoncino bianco fermo oltre il cancello, il mezzo della manutenzione che sicuramente già è all’opera per smontare, coprire, chiudere, riporre.

197 giorni alla riapertura, countdown iniziato ieri dopo che i cancelli sono stati chiusi alle spalle dell’ultimo fortunato villeggiante. ora spazio alle operazioni di chiusura, i negozi da svuotare, i ristoranti da smontare, gli arredi da coprire e via dicendo. poi il paradiso si fermerà del tutto fatto salvo per il guardiano che controlla i topi e gli operai che saranno impegnati per tutto l’inverno con il rinnovo del bagno nr 2 e di alcuni bungalow. quindi i miei salti oltre il muro di cinta saranno piuttosto rari se lavoreranno anche la domenica, cosa molto probabile dati i tempi stretti per finire tutto.

l’inverno prossimo sarà demolito il ristorante, altro pezzo storico lì fin dalla prima ora, ora giudicato “strutturalmente fatiscente” e quindi via, si butta già tutto, pub compreso, facendo sparire per sempre anche la discoteca, chiusa ormai dal 2020 grazie alla farsa del covid.

e chissà poi cosa ne salterà fuori, immagino l’ennesimo pugno in un occhio realizzato dal visionario architetto che crea edifici buoni per il centro di milano e non per un lungomare decisamente più rustico. ma tanto qua si prende quello che arriva.

nel frattempo ci sono da affrontare i 198 giorni che mi separano dalla riapertura, con 28 fine settimana che, tolto il giorno al mare immancabile, non saranno altro che montagne di tempo buono sprecati girando per negozi che poco interessano o ancor meno centri città.

sempre i soliti, per altro.

nel mio futuro c’è venezia, una giornata a passeggio probabilmente da solo così da poter andare dove mi pare senza il peso di personaggi che rallentano la marcia o sprecano tempo di attività inutili.

e gardaland -come previsto- non si farà: FRECCIA ha sentito gli altri (chi? quanti?) ma “le date non coincidono con quelle di tutti” (ma va???) e quindi niente. “facciamo inizio 2023?”. nessuna risposta.

e già mi sento nelle ossa che questo sarà davvero un lunghissimo inverno.

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