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finalmente venerdì, finalmente weekend.

serata a casa, tv, ora scrivo qualche post, poi doccia e a letto. domani mattina sveglia quando mi andrà di svegliarmi e poi credo farò un lungo giro per negozi, i soliti, da solo, perchè DA SOLO sto benissimo e non voglio dovermi tirare dietro moribondi che mi rallentano e mi rovinano i programmi coi loro desideri e idee diverse delle mie.

poi forse domani sera mare, domenica mare, campeggio, spiaggia, passeggiate. tutto da decidere.

libertà, relax.

questa è vita vera.

Chi vuol esser morto sia

ho sempre provato ammirazione per chi decide di suicidarsi. gente che, arrivate all’esasperazione, trova la forza per uscire definitivamente dai giochi, chiudendo la bocca a chiunque, lasciando un pianeta evidentemente fatto solo di delusioni, perdite, separazioni, frustrazioni, abbandoni, tasse, punizioni, tradimenti, schiavisti, crudeltà, indifferenza, sofferenza, solitudine.

lo zio di MARITO e MISS GIOSTRINA ha scelto la via facile. ha aspettato che passasse il treno e ha chiuso definitivamente con questa esistenza. pare si fosse appena separato, alla soglia dei 60. a un passo dalla vecchia e dalla pensione di sarebbe ritrovato da solo e magari con la signora da mantenere. a un passo dalla vecchiaia dove si immaginava felicemente pacifico a godersi soldi e tempo libero si è ritrovato abbandonato, solo.

è un mio pensiero, non ho prove a riguardo. di fatto un plausibile motivo per aver scelto di tuffarsi sotto un treno.

famiglie sconvolte dall’inaspettato gesto di una persona che “non se la passava benissimo, ma come capita un po’ a tutti”. evidentemente se la passava peggio di quanto desse a vedere o comunque evidentemente male quanto basta per dire… basta.

sconvolti, ora tutti piangono e sono sotto shock.

perchè? non me lo spiego. capisco essere tristi per il vuoto che certamente avrà lasciato, ma perchè essere tristi come chi invece era attaccato alla vita ed è morto per malattia o un incidente. perchè rattristarsi per la morte di una persona che semplicemente ha scelto di essere felice togliendosi di torno quella vita che ormai tanto odiava.

in un certo senso è come se fosse andato in vacanza per sempre, partito per un lungo viaggio che lo ha portato lontano, in luoghi esotici, senza cellulare e con nessuna voglia di tornare a farsi sentire. ha preso il treno (letteralmente) e si è lasciato tutto alle spalle, amici, fastidi, lavoro, tasse, divorzio, problemi. click. chiuso.

e se davvero esiste un aldilà e la pace eterna, allora non dovremmo essere tristi in modo più “leggero”? infondo lo ha scelto lui di mollare tutto definitivamente. che poi mi domando: “non se lo aspettava nessuno”… oppure nessuno ha avuto tempo o voglia di approfondire la questione quando ancora c’era vita, nessuno ha mai speso un minuto per prendere un caffè o fargli una telefonata, nessuno si è mai preso la briga di accostare l’auto davanti a casa sua, suonare il campanello e chiedere “va tutto bene?”.

tant’è.

ad ogni modo, per come la vedo io, prima c’era una persona che soffriva nell’indifferenza generale e ora c’è una persona probabilmente serena, all’altro mondo, che magari ora sta chiacchierando e ridendo con amici e parenti che ha perduto lungo la strada chiamata vita, riabbracciando cani e gatti o qualche altro animale domestico a cui era affezionato o ritrovando i nonni o altre persone alle quali era legato.

perchè essere tristi per una persona che ha semplicemente trovato l’unico modo semplice e definito per smetterla di soffrire per l’inutilità di questo mondo di merda?

riposa in pace, ovunque tu sia, chiunque tu sia stato. dimentica. godi dell’eternità, se mai c’è una eternità e lascia che chi resta nuoti nella merda che tu invece hai avuto la forza e il coraggio di lasciare.

Solo lavoro

ultimi minuti di rottura di palle e poi salirò in auto e tornerò a casa mia, probabilmente facendo tappa al centro commerciale giusto per vedere se in negozio è arrivata bigiotteria nuova.

e poi domani sarà finalmente venerdì e io onestamente vorrei saltare il mare in cambio di una giornata con qualche simpatico essere vivente che però, nei fatti, non esiste. IL PELOSO non avendo green pass è fuori dai giochi e oltre lui, che già poco vale, non ho nessuno.

vivo per lavorare, praticamente.