Del primo Natale

primo natale senza il vedovo. secondo natale senza la parente, secondo natale senza il mio cane.

primo natale senza la loro cosa, venduta qualche settimane fa e ora immagino destinata a fare da dormitorio a una famiglia di operai stranieri. un secolo di storia di famiglia svenduta a pochi soldi (di più non si poteva) e buttata alle ortiche nel giro di poche settimane.

ieri sono passato al cimitero, un saluto veloce, perchè a parlare con delle fotografie che non rispondono non è che si può tirar sera. e mi mancano, entrambi, molto, loro, la loro cucina, il calore della stufa, il cioccolatino, la coca cola fredda, la normalità di una confidenza, una parola, un racconto, un consiglio.

ed è finito tutto.

ed è natale. il primo natale senza il loro mondo.

chissà dove sono adesso, se sono lassù o chissà dove, se vedono, se ascoltano, se aiutano. a giudicare dalle zero vincite al superenalotto direi di no. oppure si. si chiama fede per un qualche motivo no?

il primo natale e a me sembra di averli appena visti entrami pochi minuti fa, di essere andato a casa loro, aver chiacchierato e niente. tutto qua.

il primo natale.

Delle festività

e sono iniziate le festività e con esse il tempo libero da impegnare in divertenti attività, con amici, viaggi, aria aperta.

il cielo è coperto da tre giorni, domani forse pioverà.

non faremo viaggi “perchè c’è il colera in giro” (ennesimo natale buttato nel cesso).

amici, altro discorso.

LA TONTA si è rotta un gamba quindi presumo che a capodanno non andremo da ikea. nulla di grave, per carità, anzi, forse è anche meglio così, ma tant’è.

IL PELOSO lavorerà sempre quindi non è disponibile per fare nulla. e anche se fosse disponibile non potrebbe fare niente perchè convinto no vax e quindi non avendo greenpass di nessuna sorte addio programmi.

SOPRAMMOBILE preferisce morire nella solitudine di casa piuttosto che uscire, a qualunque giorno e orario. resti dov’è, che a trascinare morti faccio volentierissimo a meno.

MISS GIORSTRINA non ha vaccino, quindi niente pass, quindi non esce. in più ha comprato casa e adesso torna la scusa del dover risparmiare e quindi non si esce comunque. ok.

chi resta?

gli amici del mare. per quanto lontani non si sono mai fatti vivi, se non rispondendo -ma non tutti e non sempre- a messaggi o sciocchezze che sempre e solo io invio per primo.

IL MIGLIORE AMICO non lo sento da ottobre ed è tornato in vita oggi solo per rispondere al mio messaggio di auguri. avrei voluto aspettare per vedere se sarebbe stato lui a inviarlo per primo, ma tant’è, certe cose è meglio non scoprirle.

chi resta? nessuno.

domani, santo stefano, nuovamente a casa o forse da ikea, ancora, unico negozio aperto dove rifugiarsi in caso di maltempo.

che altro fare?

alle volte mi domando quanto migliore sarebbe la mia vita se invece di subire gli eventi avessi i soldi del superenalotto per prenotare una crociera al mese e sfanculare tutto e tutti, così, di botto.

mah.

Un pulito Natale

natale a casa, a pulire, riordinare.

la pila di scatole sopra la libreria è stata passata una per una, scegliendo, ordinando, buttando via. è venuto fuori di tutto, decenni di oggetti accumulati.

e ho ripulito e sistemato anche la roba presa dalla casa della parente, dove ho trovato mandare i due piccoli bricchetti che lei usava per riporvi le monete. l’idea era quella di usarli allo stesso modo, come porta fortuna, lasciandoci dentro quale monetina.

invece sono spariti.

dove sono?

“li ho riportati alla casa e lasciati lì, abbiamo già troppe cose in casa e non ti ho detto niente perchè altrimenti saresti tornato a riprenderli”.

ora la casa è stata venduta e quelle cose sono perse per sempre.

in compenso LEI ha riempito casa di mobili marci, sacchetti, scatole e cestini e un armadio di 7 metri che da settimane giace vuoto nel mezzo del caos causato per creare lo spazio per metterlo.

ecco qui.

Arrivederci a gennaio

finiamola qui. inutile tirarla per le lunghe presenziando anche l’ultimo giorno con uno stronzo che tiene 90°C in ufficio, finestre chiuse, non fa nulla di nulla, comanda e rompe il cazzo inventandosi balle, idee e scadenze inesistenti.

va bene così. per questo 2021 ho dato più che troppo, ora è tempo di staccare la spina e restare a casa fin da domani.

va benissimo così.