MOTORETTA anni fa ha mollato il suo lavoro perchè il capo lo stressava. è andato dal medico e si è fatto dare 2 settimane di malattia sulla fiducia. poi è tornato al lavoro, è andato dal suo capo e ha contrattato il suo licenziamento sotto minaccia, velata, di tornare a fare altra malattia.
liquidata la questione è stato assunto in una famosa azienda del territorio, tutto felice e soddisfatto, tutto bene, tutto sereno, tanto da darmi anche lezioni di vita quando osavo lamentarmi dei miei quasi 16 anni di lavoro, 6 dei quali di puro mobbing e i restanti passati a scaldare sedie sotto la direzioni di poppanti incompetenti per arricchire gente che aumenta i fatturati del 10% ogni anno (contro 0% di aumento al sottoscritto ogni anno).
ora di punto in bianco vengo a sapere tramite IL TONTO (fratello) che ha mollato tutto e lavora part-time nel negozio di elettronica, informazione comunicata al sottoscritto solo per il timore che lo incontrassi in negozio e mi facessi strane idee.
“sai, non ha famiglia e ha voluto provare, vuole fare musica quindi adesso va bene così”.
oppure, come è più comprensibile e logico pensare, ha semplicemente poca voglia di lavorare e riesce ad affrontare la vita -professionale- in modo leggero, liberandosi di oppressioni e catene forte del fatto che evidentemente dio o chi per lui lo farà cadere sempre e comunque in piedi.
non servono mille parole e giustificazioni.