Di cose a caso

il cerchietto è emerso dalla sabbia una settimana dopo averlo perso neanche sapevo dove. è arrivato un bambino di corsa che ha volutamente passare tra la recinzione e il mio asciugamano, rischiando di pestare anche telefono e portafoglio, finendo invece con il fare riemergere il suddetto. la cosa assurda è che è accaduto proprio nel momento dove io, legittimo proprietario, ero presente, circa una settimana dopo la perdita. miracolo?


l’orologio è stato recuperato una settimana dopo, altro miracolo. è saltato fuori che è stato perso in piscina mentre scherzavo con gli altri, una bambina l’ha trovato e consegnato alla bagnina che, ovviamente, non poteva sapere essere stato persona dal sottoscritto. così mentre io mi dannavo l’anima chiamando il ristornate e il centralino del campeggio lei lo portava in accettazione, all’ingresso, ultimo luogo sulla faccia del pianeta dove lo sarei andato a cercare.
aver chiesto alla mia amica scemetta di interessarsi alla cosa è stata ovviamente l’ennesima fonte di rabbia, delusione e frustrazione: uno ti chiede di andare a controllare la piscina a due metri dalla tua tenda e tu manco ci vai dopo 4 solleciti? ok. scema sembravi e tale ti sei dimostrata.
alla fine chi non molla guadagna e io non ho mollato.


settimane di shopping: oggi 4 maglioni dal mio negozio preferito, belli, morbidi, 95 euro contro 269,80. non male.
una canotta da 5 euro, oggi, e canotta da 5 e camicia da 10 solo ieri.
settimane fa un paio di jeans da 8 euro.
budget ridotto all’osso negli ultimi anni dato che non avendo più compagnia ne occasioni di divertimento è inutile cavalcare l’onda di shopping da 3-400 euro l’anno come ero solito concedermi. altri tempi, passati, purtroppo (o per fortuna).


ho recuperato anche 40 euro di bigiotteria varia, tutta robetta carina.


il ristorante al mare mi ha “regalato” qualcosa come 14 euro in coca-cola (che con i prezzi astronomici e illegali delle bevande è tutto dire, per non parlare del fatto che volendo poteva passare come un dovuto rimborso per il tempo di attesa diventato inspiegabilmente lungo).


l’asta dei jeans ha ceduto. dopo anni di onorato servizio il peso è diventato insostenibile e quindi adesso ho aggiustato tutto alla meglio con una fascetta da elettricista, sperando possa bastare. purtroppo chi si occupava di tutte le riparazioni di casa è morto una settimana fa e da anni causa cecità non batteva un chiodo. chi rimane invece, nonostante le potenzialità non ha mai dimostrato alcun interesse per i lavori di casa, basti pensare che chiodi e viti sono introvabili e gli attrezzi sono sparsi tra scaffali e mille cassette semivuote.


causa cedimento dell’asta ho dovuto cogliere l’occasione e affrontare il mio incubo peggiore: buttare la roba che palesemente non indosso più, da anni, perchè totalmente fuori moda o semplicemente fuori taglia. 10 paia di jeans sono in procinto di uscire dalla mia vita (e girovita) e circa 5 paio di pantaloncini ne seguiranno la sorte.
è stato bello, bei momenti passati insieme ma è arrivato il momento di dirsi addio e di lasciare spazio alle cose nuove, morbide, comode, alla moda.


ho recuperato in un negozio, per puro caso, l’orologio a forma di scatola di sardine che volevo per la casa al mare. 10 euro, già scontato del 50%, contro la media di 34 euro dei negozi online, più le eventuali spese di spedizione.
io felicissimo!

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