Del pane e dei denti

LEI cerca un salottino in plastica per arredare il terrazzo del nuovo appartamento. LA PRINCIPESSA ha proposto di mettere invece un tavolo per pranzare fuori. peccato che sotto il sole cocente sarebbe come minimo necessario procurarsi almeno un ombrellone gigate. il tavolo lo abbiamo, mancherebbe l’ombrellone. e giù soldi ancora, dopo lo sgabuzzino comprato a prezzo stellare per mettere le bici che praticamente non vengono mai usate, un po’ come tutto il resto, d’altra parte.

tralasciando l’appartamento dato in affitto e unendo gli altri due abbiamo: 2 camere matrimoniali, 4 letti singoli, 3 bagni, 2 cucine, 3 divani (di cui due convertibili in matrimoniali), 4 terrazzi (grande, medio, piccolo, ballatoio), un posto auto doppio e una cantinetta-sgabuzzino per riporre quello che non vogliamo avere tra i piedi.

tutto questo al mare, fermo lì da sempre, utilizzato solo quando arrivano le ferie o i weekend e/o non ci sono parenti morenti o cartellini da timbrare.
prima di questo avevo fantasticato su un potenziale fantomatico appartamento a santorini, sogno nato e morto nel giro di poche ore dalla brutale realtà dei fatti: 300 euro di biglietti aerei, soldi di autostrada e spese varie, tasse e costi aggiuntivi, normale amministrazione e guasti improvvisi con relativo personale da pagare perchè santorini non è esattamente dietro l’angolo, se dovesse per esempio rompersi un tubo.

tutto fattibilissimo, per carità, quantomeno però avendo IL TEMPO per godersi tutto, appunto, senza morti sulla via del cimitero e cartellini da timbrare a ogni ora del giorno, magari con ferie da godere che magari un governo meno bastardo mi avrebbe forse lasciato, lockdown o meno.

un capitale (e un paradiso) in riva al mare che qualcuno usa solo nei fine settimana, prevalentemente per andarci a dormire e poi passare la giornata in spiaggia.
LEI manco ha mai avuto la voglia di andare a farci pulizia, nonostante mesi di promemoria del sottoscritto.

adesso parla del salottino in plastica o di prendere un tavolo “per andare a mangiare fuori”.

ma quando cazzo ci andiamo a mangiare fuori in quel cazzo di terrazzo?

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