Prima io

la tattica di pensare ai fatti miei, divertirmi, andare dove voglio senza preoccuparmi troppo delle scelte degli altri pare stia pagando. e con relativa difficoltà, tra l’altro.
BEA è rimasta per gli affari suoi tutto il weekend, a fare compagnia a suo padre che comunque poteva benissimo attaccare bottone con qualcuno e fare nuove amicizie. oppure non fare niente e godersi due giorni di sole e passeggiate rilassanti, non è mica necessario conoscere il mondo per divertirsi un paio di giorni, giusto?ha giocato a beach qualche partita, solo al sabato, poi la domani due chiacchiere col sottoscritto e poi l’ho vista parlare con MICH nella zona ombrosa dove mettiamo sempre gli asciugamani.
SAM si è presentato mano nella mano con SARA e sabato si sono limitati a qualche lancio in campo tra il ravanamento dei genitali in acqua prima e ammonticchiarsi sugli asciugamani poi.

domenica invece sono stati in presenza in campo e hanno fatto la loro parte da persone singole e vive.
MICH invece ha giocato sabato, in silenzio, poi domenica a malapena un ciao, due sorrisi e una risposta a una generica domanda. sparito a giocare solo quando tutti sono andati via. grazie arrivederci.
il team dei ragazzetti è passato da affiatato gruppo di divertimento a “ognuno per i cazzi suoi e grazie e dio se ti saluto”. arrivano in campeggio senza avvisare nessuno, poi se ci vediamo bene altrimenti ciao. ma ti pare? io non viaggio così, comunque, appunto, se questo è l’andazzo è meglio essere il primo a mollare la presa e a non rincorrere nessuno.
hanno meno di 20 anni e i ritmi di vita di vecchi 80enni asociali, palesemente annoiati da qualunque cosa tanto che mi chiedo, a questo punto, se non sia il caso di parlare con mamma e papà e cambiare luogo di vacanza.
un po’ come fa NIKO, che già lo scorso anno c’avevo visto ben lungo a capire che quella sarebbe stata l’ultima estate in campeggio o, al massimo, limitata a un weekend veloce in un momento a caso della stagione.
se lo scorso anno tutto questo ha causato malumore al sottoscritto questa volta, dopo 7 mesi invernali di ponderata analisi, ho deciso di prendere tutto come viene e non farmi problemi a cambiare strada senza avvisare nessuno, se questo dovesse servirmi a rendermi felice.

perchè l’estate deve essere felicità, bei ricordi e spensieratezza. senza nuvole di malattie, morti e funerali e soprattutto anche senza il peso di una decina di persone che l’anno prima erano sorrisi e allegria e ora sono solo mattoni di cemento che nessuno mi obbliga, alla fine, a trascinarmi sulle spalle.
addio, è stato bellissimo, ora vado a divertirmi dove c’è ancora modo, gente e tempo di farlo.
bye.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *