Della meritata libertà

pensavo oggi mentre correvo in ufficio a far ricca gente che già lo è fin troppo di quanto patetica sia la vita da impiegato o operaietto, di quelle vite da 160 ore al mese con cartellini da timbrare e la sensazione che una vita come quella di LEI non mi potrà mai capitare.

lo scorso anno ha sepolto la parente e il cane, i suoi due impegni quotidiani. il vedovo lo ha seguito per oltre un anno, grazie anche ai pasti portati dal comune e a una signora che andava a pulire casa un paio d’ore a settimana.

ora il vedovo è stato stoccato in casa di riposo e a dar fastidio restavano 3 galline (su 5, due decedute) che necessitavano di cure quotidiane.

le ha regalate sabato a un vicino.

parente sepolta, cane sepolto, vedovo scaricato sul altri, galline fatte sparire e casa sigillata con relativo decadimento dell’obbligo di pulizie, cibarie, spese settimanali, controlli e verifiche.

in 12 mesi è donna libera e ora tremo al pensiero dei cazzi che salteranno fuori questa estate per impedirmi/ci di andare in ferie, le amate, meritatissime (per me soltanto!) ferie che bramo e sospiro da due anni.

alle volte penso che sarebbe meraviglioso se, dato l’andazzo della mia esistenza di cartellini da timbrare e l’invidia verso la vita perfetta degli altri, se potessi andare a letto la sera, chiudere gli occhi e non riaprirli mai più.

ci penso, di quando in quando.

l’eutanasia dovrebbe essere legale e gratis, a volte.

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