Blog e oltre

vorrei tornare in possesso del mio vecchio blog ma la piattaforma, nonostante le PROMESSE fatte MESI or sono è ancora offline.

(mi domando quanti saranno gli idioti che dopo un anno di down resteranno a scrivere lì dentro dopo -se se mai- tornerà operativo il sito).

dovevo rileggere un post scritto esattamente un anno fa, lo avevo segnato sul calendario, ma non avendo accesso ai dati non è possibile.

ormai siamo andati oltre il concetto di vergogna, tanto da chiedermi a questo punto a cosa serve investire soldi e tempo su un sito che non appena tornerà online sarà preso d’assalto dai proprietari dei blog che nel giro di poche ore migreranno i contenuti altrove.

la pazienza è finita. siete solo dei pagliacci.

attendo solo il momento, se mai verrà, di poter mettere mano sui miei testi e poi sarà addio definitivo.

non ci sono neanche più parole.

Del buon inizio

piove, lockdown, freddo.

giro di telefonate a chiunque, riuscendo solo a parlare con GESU’ per qualche minuto. tutti gli altri erano impegnati, evidentemente, qualcuno anche con un pranzo che evidentemente è ancora in corso e non lascia il tempo di richiamare. e sono le 19.30. per dire.

il perfetto inizio di un 2021 che non sarà migliore dei precedenti anni archiviati.

sospiro.

Dei nuovi inizi

una giornata di pioggia, una giornata sul divano interrotta solo per andare a trovare il vedovo che, arzillo come non mai, ha comunicato che da oggi andrà sempre pranzo/cena dagli altri parenti dove lo trattano come un re, con pasti a ogni ora, dolci come se piovesse, calore e compagnia, facendo poi fare la spola al parente da e per casa sua 4 volte al giorno per prelevarlo al mattino e riportarlo a casa la sera.

in questo modo si è liberato degli scomodi pasti portati dal comune e ora mangia “roba calda e fatta in casa”, dimenticandosi di tutti gli impegni che ha riversato sulle spalle di chiunque per cercare di accomodarlo come meglio crede.

della moglie defunta non ha mai detto una parole e i “regalini” di natale sono andati ai membri dell’altro ramo della famiglia che hanno riscoperto di amarlo dopo anni di assenza e di silenzio, dopo che malattia e morte della parente è stata gestita interamente da LEI che adesso è stata accantonata come nulla fosse.

il vedovo pensa a se stesso: restare al caldo e riempirsi la pancia, il resto non conta, neanche ricordarsi economicamente, anche solo con un pensiero, di chi negli ultimi 12 mesi è sempre andato a trovarlo per compagnia o per accudirlo cercando di fare il massimo per non fargli mai mancare niente.

è indubbio che LEI avrebbe preferito che nella tomba ci fosse finito lui e non la moglie, ma non siamo noi -o LEI- a decidere queste cose.

va così, avanti fino a quando le cose potranno andare avanti.

per il resto solo spallucce, in faccia a una vita che a quanto pare non concede premi o onori di sorta.

bho.