Del godersi le cose nuove

ti piace la macchina nuova?

non lo so.

io di auto non capisco nulla e l’attuale la possedevo da 10 anni, comprata dietro insistenza dei soliti noti per sostituire la precedente, praticamente nuova dato che la usavo solo nei weekend, lavorando a due passi da casa.

due settimane fa, di sabato, per chiudere le bocche -e la questione- definitivamente, sono tornato al concessionario e la prima auto che piaceva a tutti l’ho scelta e fine.

facile, facile.

prezzo accessibile, niente fronzoli, colore carino, basta che mi porti da punto A al punto B senza rotture di cazzo.

la settimana scorsa è passata nell’ansia (degli altri, riversata sul sottoscritto) per inviare foto e documenti a chiunque servisse, dalla concessionaria all’assicuratore, perchè TUTTO doveva essere fatto SUBITO o la razza umana si sarebbe estinta per causa mia.

mia e solo mia.

lunedì a pranzo ho saputo che la mattina successiva DOVEVO restare a casa dall’ufficio perchè TUTTI HANNO DECISO di chiudere la questione ESATTAMENTE quella mattina lì.

un paio d’ore di gente che correva dentro e fuori l’autosalone, il venditore che doveva impostarmi l’app sul telefono, mille parole da spiegare, fai questo, fai quello, la mail, il gps, accetta, conferma, clicca “si”, ecceterta.

preso di peso poi dal compratore dell’auto, logorroico, portato a bordo della mia ex auto in ufficio pratiche automobilistiche per firmare la vendita, fotocopie, carta identità, eccetera.

detto fatto mi sono ritrovato al salone con la mia ex auto che sfrecciava via per l’ultima volta.

ripreso di peso e trascinato al piano superiore per chiudere le pratiche, firme, cazzate, app, poi via a prendere l’auto nuova a due passi, via il telone, foto in posa con l’auto (perchè mi capitano queste cose?) e poi è iniziato un calvario di 20 minuti di chiacchiere per spiegarmi il funzionamento dei 1236 bottoni dentro l’abitacolo, con l’app che non sincronizzava nulla -ti pareva?- e niente, alla fine poi ha funzionato.

torno a casa dopo un controllo gomme fatto dall’officina per rassicurarmi che “è normale che l’app segni dei valori sballati all’inizio” (utile, complimenti allora…) col meccanico che mi ha sommerso di chiacchiere e dettagli vari.

una volta a casa scendo e trovo la truppa al completo che vuole vedere la macchina e mi piomba di altre domande, tra le quali, appunto, “ti piace?”.

non lo so.

non so nulla.

so solo che ho speso un anno e più di paga per comprare qualcosa che sostituisce qualcosa che ancora poteva funzionare, pagata una fortuna all’epoca e che ora userò per andare a scaldare una seria per racimolare i soldi per comprare l’ennesima vettura, tra “X” anni, per continuare a scaldare sedie per pagare altre auto per andare a scaldare altre sedie e così via.

non so, non so nulla, non capisco, non riesco a rendermi conto di nulla, tutto troppo veloce, tutto confuso, troppe firme, troppe facce, troppe richieste, troppe domande.

ora torna alla carica anche l’assicuratore che vuole 12.000 fotografie della macchina, dentro, fuori, sopra, sotto, libretto, targa, il mio cazzo, il buco del culo.

“ti piace la nuova auto?”

guarda, appena arrivano le ferie -estive-, tra circa 8 mesi, vedrò di capire di cosa cazzo stai parlando.

ok?

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