Dell’ultimo mare

tre giorni di libertà, il primo con neve (impossibile muoversi), ieri c’è stato da andare a trovare il vedovo e oggi, con la nebbia, si fotta il mondo: mare.

giornata grigia da inizio alla fine, ventosa al mio arrivo, col mare agitato e micro gocciolone di nebbia che si posavano ovunque.

km su km a piedi, nella vecchia spiaggia, poi in centro, fino al molo, fino alla fine, dove non ero più andato da non so quanti anni.

centro deserto, tutto chiuso, ma ovviamente colpa dei decreti “anti virus” quelli che salveranno in mondo e hanno invece, per ora, solo rovinato le feste a tutti quanti.

“è necessario”. si, come vivere, comunque.

passeggio sul vecchio molo, guardo le onde arrivare e spaccarsi a metà una dopo l’altra. avrei voluto fare in “discorso di fine anno” ma mi è venuto solo da dire, al mare, che c’è portato via la parente e il mio cane. poi il resto non conta, tanto niente dipende da me.

sono un niente che chiede il permesso a chiunque per essere felice, alla fine.

addio mare, ci si rivede il prossimo anno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *