C’è

c’è che io ho appena registrato un dominio che, come il primo, a nulla servirà se non a farmi spendere soldi anno dopo anno per i vari rinnovi.

c’è che ieri sembrava primavera e oggi l’aria polare mi ha tagliato mani e piedi.

c’è che domani torniamo zona arancione (o un cazzo di colore simile) e vorrei andare al mare, ma c’è anche che domani hanno previsto neve, pioggia, eccetera.

c’è che queste vacanze stanno volando pur non facendo niente di che, ma volano, volano via e mi chiedo come farò da gennaio ad agosto inchiodato a una scrivania dove bene o male, come sempre, concluso l’annuale lavoro di merda non ci saranno altre cose (o cose decenti, almeno) da fare.

c’è che semplicemente questo sarebbe stato l’anno, il periodo e il momento giusto per andare al caldo, lontano dall’italia, via, in qualche bella spiaggia rovente a godermi almeno una settimana di “finta estate” in attesa dell’arrivo di quella “vera”.

c’è che il vedovo è ancora a casa dei parenti ed è altamente probabile che lì resterà per sempre perchè a lasciarlo solo non ci fidiamo più. e c’è che se così fosse noi ci vedremo decisamente meno, perchè col cavolo che vado in culo ai lupi a trovarlo e per di più a casa di altri. e c’è anche che tutto questo metterà fine a casa sua, ai miei ricordi, ai momenti passati con la parente, a tutto un mondo meraviglioso di spensieratezza e di attimi dove con inconsapevole leggerezza stato vivendo una vita che ora rimpianto tantissimo e praticamente sotto ogni aspetto.

c’è.

c’è tutto questo e molto altro.

ma per adesso (mi) basta così.

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