Del tempo che (non) vola

passano i giorni, volano le settimane.
58 giorni fa il campeggio ha chiuso.
tra 168 giorni riaprirà i battenti.

praticamente il 25% dei giorni di attesa sono già andati, nonostante tutto. tanti ma pochi, pochi ma tanti.

il brutto come al solito sarà da gennaio ad agosto, otto mesi che non passeranno mai e adesso, vista l’età e i funerali da poco affrontati, vorrei che il tempo passasse senza passare, restare giovane per sempre e godermi quel poco tempo che resta dopo 8 ore di noia giornaliere.

ma non si può, ovviamente, quello che voglio io, anche cose semplici e possibili, non si possono mai fare.

tra l’altro il 2021 non avrà ferie: niente ponti, niente giorni di vacanza che possano “picconare” la noia dell’attesa dell’estate; un inverno pieno, una primavera completa prima di poter rimettere piede nel mio paradiso in terra, chissà quando, chissà se, chissà come.

chissà, tutto.

perchè qua la vita è quella che di colpo di spacca i denti senza preavviso.

Cane cercasi

in casa vorremmo un nuovo cane o un qualunque altro animale domestico ma nessuno ha il coraggio di dirlo apertamente e/o di ammettere che nessuno si attiva perchè il dolore della perdita del nostro cane (10 mesi fa) è ancora rovente.

LEI blatera di razze canine ma al tempo stesso “vuole essere libera di andare in ferie senza il pensiero -e il fastidio- di badare alla bestia di turno”.

un bell’impasse.

Dei meritati giorni

ieri giornata di mare, in orario d’ufficio.

pranzo al ristorante e lunghe passeggiate prima e dopo, tra il centro e il lungomare. clima perfetto, una punta di freddo e tranquillità assoluta.

ovviamente questa è stata la giornata della truppa.

io ero chiuso in cantina a guardare l’unico raggio di sole che per poche ore al giorno filtra attraverso l’angolo del muro di cemento che copre le finestre.

dicono che ognuno ha quello che si merita.

“forse ci torniamo in settimana”.

ecco. ok.