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Io e il mare

sabato sono stato al mare, in un campeggio pieno di gente sconosciuta dove nessuno era lì per me e dove non mi sono sentito in dovere/obbligo di dover far sentire la mia presenza.

GOSSIP è partito quella mattina, salutato di sfuggita perchè fosse stato per lui il “ciao” sarebbe stato telefonico. anche LA BARISTA ha levato le tende ed è ripartita.

fine. ora non resta più nessun volto noto, nessuna faccia amica che non siano i bagnini.

non mi sono mai sentito così libero e sereno come sabato scorso, a passeggiare da solo tra le vie, fare bagni in piscina, andare sullo scivolo mille volte, mangiare senza orario, organizzare la giornata senza dover seguire i ritmi di nessuno, senza il rimorso di non cogliere al volo l’attimo di compagnia che dio che mi malamente concesso.

una sensazione indescrivibile.

il prossimo weekend in teoria dovrebbe tornare anche L’AMICO DEL CAMPEGGIO ma a questo punto spero tanto non si presenti.

ho bisogno di pace. ho bisogno di silenzio. ho bisogno di me stesso.

ssst.

Dei periodi belli

torno a scrivere su questo blog dopo un paio di giorni di forzato stop dovuto al temporale che, nonostante il PC scollegato dalla rete elettrica, è finito col colpire il modem e, tramite lo schermo, anche appunto il PC, mandandolo in tilt.

senza dilungare in noiosi dettagli, l’educatissima telecom mi ha praticamente ringhiato che “si tratta di un guasto alla loro centrale” e che avrebbero provveduto loro. chiedo se il tecnico avesse dovuto venire a casa nostra e per poco non sono stato fulminato al telefono: “assolutamente no! è un guasto in centrale”.

ok.

come supponevo fin da subito il tecnico è venuto a casa nostra ieri per cambiare il modem che si era bruciato. come avevo detto io, senza centraline, senza test di linea, senza un cazzo di niente.

il PC invece è andato in riparazione due volte in due giorni, alla fine 30 euro per riconfigurare il bios più altri 10 euro di oggi per cambiare un adattatore che non ha neanche 3 mesi di vita costato la bellezza di 15 euro.

tra danno e riparazione 30+10+15 euro = 55 euro.

da oggi quando il cielo avrà anche una sola nuvola staccherò ogni cavo elettrico di casa, wifi, modem, telefono e pc e se volete comunicare usate il cellulare o venite a suonarmi il campanello.

sabato sera alle 22.00 sulla strada da casa, per fortuna a pochi km dall’arrivo, l’auto è morta in attesa che si aprisse il passaggio a livello.

lampi tutto intorno, buio pesto, per fortuna niente pioggia ma in compenso circa 50 auto in colonna dietro alla mia che suonavano perchè giustamente non potevo far scorrere il traffico. per fortuna due anime pie si sono fermate e mi hanno aiutato a spingere l’auto dentro una via in modo da non morire investito o tamponato.

batteria andata, sapevo che doveva essere cambiata ma giorni fa il meccanico era occupato e ho rimandato la cosa. quindi altri 115 euro per la batteria.

poco più di un mese fa c’è stato da cambiare una cinghia e sistemare il raffreddamento che perdeva: se non erro altri 270 euro.

basta così, no? almeno per i prossimi 24 mesi, basta così.