Un pomeriggio come tanti

un normale pomeriggio come tanti, due amici che viaggiano in auto verso i soliti centri commerciali, le solite chiacchiere, le solite cose, risate e tutto il resto.

la normalità.

io e IL TRASCINATORE, da soli, non accadeva da tipo 6 anni almeno.

abbiamo parlato di lavoro ma soprattutto delle fisse de IL PELOSO, con il virus, gli alberi capitozzati e tutto il resto. inclusa la sua relazione con FRANCESCA RUBACUORI che ancora oggi a distanza di anni lui racconta di essere fidanzato e lei smentisce categorica.

affari suoi.

e lui, IL TRASCINATORE, racconta, fa esempi, parla di amici, della compagnia, di pizze, di incontri, di divertimento.
racconta tutto come un fiume in piena senza farsi venire in mente, neanche per un istante, che sta parlando di quanto sia stata divertente la sua esistenza negli ultimi anni dove anche il sottoscritto avrebbe volentieri partecipato ma nessuno, lui in primis, ha mai avuto l’illuminazione di alzare il telefono.

che poi la scusa perfetta sarebbe dirmi “sai, pensavo di avesse inviato [nome a caso]”. che va bene magari una volta, due al massimo, ma gli altri 6 anni non saprei proprio come giustificarli.

comunque.

la normalità di un giro a negozi, come un tempo era cosa ovvia e normale, che oggi invece è quasi un evento pre apocalisse.

divertente, contento di aver rispolverato le vecchie abitutidi soprattutto perchè nei prossimi 3 fine settimana senza campeggio questa sarà -o spero lo diventi- la mia routine.

una piacevole compagnia, uno svago, una distrazione prima della grande riapertura già troppe volte e troppo a lungo rimandata. poi sarà l’estata, più o meno quella di sempre, ma comunque sia estate. e ci rasanno altre avventure da vivere altrove, in posti lontani fisicamente ma vicini al cuore, forse con gli amici dell’anno prima, forse con altri. o forse in solitaria.

che tanto quando sono lì, anche da solo, da solo non mi sono mai sentito.

e siamo anche stati da mc donald’s, senza nessuna turba mentale sul “cibo spazzatura”, l’assembramento o il “non fidarsi perchè una bambina è troppo piccola” (e la mamma troppo cogliona e paranoica).

dopo più di 6 anni. noi. amici.

almeno per un pomeriggio.

la vita ci sorprende sempre.

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